domenica 11 ottobre 2015

Non guardare ma vedere.




Milioni foto inutili vengono scattate ogni giorno. Le persone si mettono davanti alle piramidi d'Egitto e le fotografano, mentre potrebbero comprare, per quattro soldi, delle cartoline postali sulle quali le piramidi si vedono molto meglio.
da "Horvatland intervista ad Edouard Boubat".

Il problema non è guardare ma vedere. Importante è anche vedere dentro se stessi per poter trasmettere le proprie emozioni in immagini.
Foto mie scattate in diverse situazioni.

domenica 30 agosto 2015

JAZZ Pensieri e riflessioni.

E' da un po' di tempo che seguo il Jazz, musicalmente da più tempo, fotograficamente quando ho l'opportunità di assistere ai concerti live. 
Mi piace fotografare il Jazz e mi interessa proporlo in BIANCO E NERO  in quanto amo pensare al bianco come l'armonia, la scala dei grigi come la  musica tutta e il nero come l'improvvisazione.
Questi tre elementi nel Jazz sono sempre presenti e cerco, sperando di riuscirci di riportarli delle mie immagini.







  











domenica 28 giugno 2015

In Strada 2015 Lanciano (CH)

Riflessioni sulla mostra collettiva In strada. Lanciano 20-28 giugno 2015.

Rivedendo con un po' di calma le immagini della mostra In Strada è vero che sono poco riconducibili ai luoghi, ma mi viene da pensare che avendo a disposizione dei luoghi identificativi come piazze, chiese e centro cittadino si poteva cadere nel fatto di fare delle foto tipo cartolina e andare verso il banale. Invece visto che molte contrada non hanno molto per identificarsi il lavoro in generale sia andato in altra direzione. Le contrade ci sono e sono quelle però l'occhio di ognuno di noi ha indagato il margine, il non identificato, il banale e così facendo si è usciti dalla solita foto amatoriale e questo lavoro penso non sia da buttare ma rivisto in un'altra ottica, e, sicuramente andava sviluppato con più tempo e con più foto da visionare e selezionare. Sicuramente tutte le cose si possono e si devono fare sempre meglio e non fermarsi al primo step ma approfondire sempre per crescere e migliorarsi. Mi sembra sia venuto fuori nel complesso un lavoro sicuramente fuori dalla solita foto da cartolina dove si evince anche un certo rappresentare metafisico dei luoghi fuori dal normale vedere. Cito da "Viaggio in Italia" pag. 11 di Arturo Carlo Quintavalle ed. Il quadrante ( Fare un'analisi della dimensione dell'Italia sarebbe stato impossibile perchè avrebbe voluto dire ripetere il luogo comune dei "monumenti" oppure le inquadrature raffinate ma usurate di Monti e di tutti coloro che alla scuola dell'idealismo crociano dell'immagine sono stati educati. Così il problema era di porsi di fronte al paesaggio come luogo ignorato quindi emarginato, escluso, una ricerca dell'Italia dei margini, dell'ambiguità, del finto, del doppio, dell'Italia sostanzialmente esclusa, dell'Italia che però è anche la sola che noi conosciamo, comprendiamo, viviamo perchè è la sola che possiamo considerare in diretto rapporto con la nostra dissociata esistenza.) fine della cit.  Buona domenica a tutti.