lunedì 16 marzo 2015

Riflettendo sugli studi e sulle letture
che si fanno, sulle interviste di altri fotografi che si ascoltano, sul bagaglio culturale che immagazziniamo dentro di noi,  mi chiedo se ognuno di noi  che realizza delle fotografie sia esso per lavoro o per hobby ad ogni scatto ci ricordiamo di tutte quelle nozioni  che si studiano, ci si ferma a riordinare il tutto nella nostra mente  o si scatta seguendo l'istinto, l'umore del momento, l'emozione di quello che ci si prospetta davanti.
Sarebbe interessante che ognuno raccontasse la propria esperienza dopo uno scatto,  il perché si è scelto una determinata inquadratura per capire e leggere le immagini con uno sguardo diverso.

Attendo un dialogo aperto sull'argomento.

Profondità e prospettiva non visibile oltre,  una nebbia in breve tempo mi stava avvolgendo nel vero senso  della parola nascondendo tutto il visibile davanti.
Una serata colpito dalla luce artificiale.
Non so perché l'ho fatta l'ombra, il momento la luce.....


Luogo abbandonato cercando una visone non nitida ma frastagliata dai rami.

Geometrie, linee,  luce ma forse l'indagine di un paesaggio con un punto di fuga diverso.
Colore,  fotomontaggio,  gioco situazione fuori luogo, trovato ai margini di una funivia.

Foto mie  sparse non legate da un progetto unico.