domenica 20 novembre 2016

Social no Social

Quanti scatti ci potremmo risparmiare di vedere tra i vari social che riversano flussi di immagini ogni minuto senza un'idea o un progetto che dia corpo ad un lavoro che porti ad un arricchimento della cosiddetta cultura fotografica? Chi ha un minimo di cultura fotografica penso si renda conto che la maggior parte delle foto che ci passano sotto gli occhi siano  prive di senso. Tuttavia immaginando un futuro, ammesso che queste immagini dentro una memoria  virtuale resistano nel tempo, chi osserverà  una singola o un gruppo ristretto di immagini sicuramente non si potrà fare un'idea di ciò che è stato, però forse vedendo un flusso maggiore di ogni attimo che le persone condividono sui social o sui vari media è più facile assaporare ciò che un tempo passato è stato.
Quindi la fotografia oggi è più viva che mai perché veramente può assolvere a ruolo di memoria e di racconto, ma ciò non si può fare con delle fotine di tramonti, e non mi dilungo nell'elencare le inutilità oggi esposte. Pertanto ai fotoamatori e ai professionisti viene richiesto uno sforzo sempre maggiore per produrre lavori con progetti dietro di notevole fattura che segnino la storia.
Produrre buone fotografie.


Gente di mare.

giovedì 14 aprile 2016

Il grigio la musica Il bianco l'armonia Il nero l'improvvisazione JAZZ!

Prima esperienza di una mostra personale su un tema a me caro, speriamo che tutto vada per ilmeglio.
Vernissage 30 aprile 2016 ore 19.00

sabato 2 gennaio 2016

LA FOTOGRAFIA UN MEZZO PER RACCONTARE


Buon Anno
"La fotografia è un mezzo per raccontare" (O. Toscani)






Prendo spunto da questa frase per dire che veramente alcune foto attraverso un mezzo raccontano.
Sbarco di profughi, l'immagine mi mostra una figura in primo piano ben illuminata nel volto che racconta:

-PAURA, ANGOSCIA
-DISORIENTAMENTO
-INCERTEZZA DEL DOMANI
in poche parole mi racconta del NULLA che queste persone si portano dietro.
In secondo piano un volto di un bambino/a  probabilmente il figlio con uno sguardo meno preoccupato,  di attesa con la voglia di un futuro migliore, nonostante infreddolito e riparato da un telo termico.

Voglio immaginare che i due sguardi ben diversi tra loro siano rivolti verso una scena dove sta succedendo qualcosa, altri sbarchi, forse persone  in pericolo (spero di no)  o chissà altro.

Questa immagine così rappresentata mi racconta tanto di quel luogo  e di quelle persone anche senza didascalia, forse è proprio questo il bello e la magia della fotografia, quando una foto non è una BELLA foto, ma una BUONA foto per dirla come Mulas a Berengo.

(Stampa  ricevuta in regalo. ) 9 dicembre 2015 spiaggia di Eftalou isola di Losvos Profughi Afgani sbarcati da un gommone proveniente dalle coste turche.

 Foto di NICOLA MARFISI